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Théâtre_D’opéra_Spatial

L'opinione di un'artista nei confronti dell'intelligenza artificiale - AI Parte 1

È da un po' di tempo che faccio discorsi interminabili nella mia testa, da sola, riguardo al tema dell'intelligenza artificiale nel mondo dell'arte, dell'illustrazione e in generale delle materie visive. Ora mi faccio coraggio: decido di parlarne pubblicamente (anche se questo potrebbe comportare l'apertura di un dibattito infinito... ma vabbé: è inevitabile!). 

 

Cosa è l'intelligenza artificiale nell'arte?

Forse per te è un argomento nuovo, quindi mi permetto di fare una brevissima introduzione sul tema. L'intelligenza artificiale è un sistema, un programma, che simula i ragionamenti umani e con il tempo impara, si migliora e si perfeziona. 

Da un po' di tempo sono nati dei programmi generativi che sfruttano l'intelligenza artificiale per creare immagini nuove, mai esistite prima, partendo da descrizioni scritte. Non si tratta di collage di immagini esistenti, ma di vere e proprie immagini nuove, originali.

Questi programmi permettono di realizzare qualsiasi immagine si ha in mente, semplicemente descrivendola: non serve più essere un'ottimo fotografo e trovarsi nel posto giusto al momento giusto con la luce giusta; non serve più allenarsi per anni per imparare una tecnica di pittura per realizzare un ritratto; quello che basta fare è imparare come comunicare con l'intelligenza artificiale, come descrivere una scena e quali parole chiave utilizzare per ottenere l'immagine desiderata. 

 

Théâtre_D’opéra_Spatial

foto: Wikimedia commons JASON ALLEN VIA MIDJOURNEY

Questa immagine è stata generata con l'intelligenza artificiale e ha destato moltissimo scalpore perché nell'agosto del 2022 ha vinto un concorso d'arte. È giusto che lo strumento con cui si crea un'immagine determini anche il valore o la validità dell'opera stessa? Lo strumento, nel caso dell'intelligenza artificiale, deve essere trattato diversamente da altri strumenti come ad esempio l'acquerello o le pitture ad olio?

 

Il problema etico dell'intelligenza artificiale

Ci sono un paio di sfaccettature dell'utilizzo dell'intelligenza artificiale nel mondo visivo che sono però eticamente discutibili: 

1. Usare opere di artisti per allenare l'intelligenza artificiale, senza il loro consenso

Ammettiamo di dare in pasto le opere di un artista all'intelligenza artificiale, così che il programma possa studiare il suo stile, il suo modo di comporre le immagini, i suoi soggetti, l'uso del colore. In fondo è un utilizzo a scopo didattico, non c'è nulla di male... La differenza però sta nel fatto che i proprietari di queste intelligenze artificiali si fanno pagare per utilizzare il loro programma, quindi guadagnano anche sull'utilizzo di queste opere d'arte, senza rendere conto a chi quelle opere le ha create, magari con anni di sforzi. È corretto lucrare su opere realizzate da altri, senza il loro consenso?

 

2. Dare la possibilità di ricreare lo stile di un artista

Dopo che l'intelligenza artificiale ha studiato approfonditamente lo stile di un artista, è molto semplice creare un'immagine nuova utilizzando il suo stile. Prendiamo ad esempio un artista estremamente famoso come Van Gogh: basta fare una descrizione corretta al programma di creazione immagini, e creare una versione al tramonto della famosa opera "Notte stellata". Di chi sono i diritti di quest'opera nuova? Posso vendere questa immagine come "mia"?

 

3. Di chi è la maternità/paternità di un'immagine generata dall'intelligenza artificiale?

Come per l'immagine che ha vinto il concorso d'arte nel 2022, a chi si può attribuire la maternità/paternità di un'opera generata? A chi ha fornito la descrizione di partenza? A chi ha programmato e allenato o istruito il programma? Agli artisti che hanno fornito, con consenso o senza, le loro opere per far imparare l'intelligenza artificiale?

 

Schermata di Midjourney - intelligenza artificiale

foto: schermata parziale del sito di Midjourney, con alcune opere generate da utenti

 

Opportunità o minaccia?

L'intelligenza artificiale è uno strumento, una tecnologia, e come tale non è né cattiva né buona: è l'uso che se ne fa che può essere buono o cattivo. Sono convinta che il mondo vada avanti e la tecnologia evolva in ogni caso, ma quello che cambia è l'educazione che si da alle persone che utilizzano questi strumenti, oltre che un ambito legale in cui è possibile muoversi.

Personalmente non mi sento minacciata come artista: forse perché mi muovo soprattutto nell'ambito fisico-tradizionale, in cui la matericità dell'acquarello e dell'inchiostro fanno da base per le mie opere. D'altra parte sono affascinata e attratta da questa tecnologia, e mi chiedo cosa potrebbe fare per me, come potrei sfruttarla o utilizzarla a mio vantaggio. 

 

Quindi questa è la direzione: un amico che palleggia la tecnologia e prova lo stesso fascino nei confronti di questo tema mi ha proposto di fare degli esperimenti con l'intelligenza artificiale, e quindi abbiamo deciso di imbarcarci in questa avventura che racconterò nei prossimi post. 

 

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Sono Debora, laureata in Comunicazione visiva e lavoro come UX Designer. Cresciuta come autodidatta, da sempre ho fatto del disegno il mio passatempo più piacevole, dando vita alla collezione de "iCosini". Completano le mie grandi passioni il volo in aliante e la montagna.

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