Arte, voce e coraggio: il mio percorso per comunicare oltre il foglio
Non mi è mai piaciuto farmi fotografie, selfie o video. Anzi l’idea di parlare in un video – o peggio, di guardare dritta nella videocamera – mi metteva estremamente a disagio e quindi lo evitavo con tutta me stessa.
Mi sono sempre definita una persona timida. Espormi non è mai stato facile, soprattutto nel mondo dei social, dove tutto sembra andare veloce e dove spesso ci si sente osservati e giudicati.
Eppure oggi sto scrivendo questo articolo sapendo che, almeno in parte, quella paura e difficoltà l'ho superata.
Com’è successo questo cambiamento? Te lo racconto qui. E se anche tu sei una persona creativa ma ti senti bloccata, magari potrà esserti utile.
Da cosa nasce l'esigenza di parlare in video
Dopo aver fatto un paio di eventi dal vivo, dei mercatini e degli eventi con altri artisti e illustratori, mi sono per forza esposta ad un pubblico reale, fisico, con cui effettivamente interagire.
Mi sono accorta che le persone erano incuriosite e affascinate da cosa c'è dietro le quinte dei miei disegni, dalla storia del ninja, dai miei pensieri che hanno generato quei disegni.
Esprimere a parole quei concetti, a voce con una chiacchierata amichevole e informale con le persone che avevo davanti, era estremamente piacevole e semplice.
Come mai non è altrettanto semplice esprimersi sui social?
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Paura del giudizio: per prima cosa sicuramente c'è la paura di essere giudicati dagli altri, ed essere poi criticati. È normale, ma credo anche che si debba combattere con questa sensazione. Non si può piacere a tutti, e purtroppo molte persone sono maleducate, ma questo non deve limitare la mia libertà di espressione.
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Non basta solo parlare, bisogna preparare un set, verificare la composizione dell'immagine che sia piacevole, che dia un'impressione di professionalità. Bisogna impostarsi, e prendersi il tempo di preparare tutto il materiale tecnico per fare le riprese. Non è illustrazione, è un altro lavoro (che non è la mia passione!)
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L'impostore che c'è in noi ci dice che non abbiamo nulla di interessante da dire, niente di speciale o che non sia già stato detto. Quindi si tende a nascondersi e convincersi che non vale la pena neanche mettercisi di impegno.
Ho quindi deciso che avrei voluto sconfiggere la timidezza, con lo scopo di facilitarmi la vita nell'esprimere i miei concetti, nel comunicare al mondo i miei pensieri. In fondo cosa ho io di meno, rispetto a chi i social li usa effettivamente per lanciare al mondo i suoi pensieri?
La prima volta che ho messo la mia voce
Pubblico sui social dal 2013, e piano piano ho preso sempre più consapevolezza di come e cosa pubblicavo. Dapprima mettevo solo fotografie con una descrizione in inglese, poi sono passata all'italiano per poter esprimermi meglio.
Nell'ottobre 2023 ho deciso di pubblicare il mio primo video con voice-over, per raccontare il progetto a cui mi stavo dedicando, ovvero l'Inktober del 2023. L'ho registrato mille volte, cancellato e rifatto. Sentire la mia voce mi sembrava stranissimo, così alla fine ho deciso di non ascoltarlo più e pubblicarlo.
La cosa sorprendente è che le persone hanno visto il video, lo hanno ascoltato, e non è cascato il mondo! Avevo semplicemente comunicato con un canale un po' diverso, che aveva tutto il potenziale di diventare un modo comodo e più veloce di comunicare, rispetto ad un montaggio elaborato.
L'allenamento rende tutto più semplice
Con la convinzione che non bisogna fare di più, ma fare meglio e ottimizzare, ho continuato a mettere la mia voce a descrizione dei video, finché non ho trovato una metodologia che mi permetteva di creare bei contenuti social in un tempo relativamente breve. Avevo così la possibilità di esprimere concetti più difficili ed elaborati, semplicemente raccontandoli.
Più video con la voce facevo, e meno mi davano fastidio. Finché un giorno mi sono accorta che li stavo facendo con naturalezza e semplicità.
Avevo superato un blocco che pensavo insormontabile: mettere la mia voce a descrizione dei video.
Allenarsi senza pressione: i video "segreti"
Dopo quel primo passo, mi sono detta che ne avrei dovuto compiere uno più difficile: aggiungere un volto a quella voce. Dato che avevo visto che l'allenamento aiutava a migliorare, ho iniziato a registrare dei video di me mentre raccontavo. Ma non li publicavo. A volte non li riguardavo neanche, ma li lasciavo lì qualche giorno salvati nel telefono e poi li cancellavo.
Era un esercizio quasi quotidiano, come una palestra per la voce e per la mia presenza.
Questa fase è stata importantissima: mi ha permesso di sperimentare senza il peso del giudizio. Di allenarmi a superare quell'ansia da prestazione e imbarazzo.
Il volto, la voce, lo sguardo: è arrivato il momento giusto
Una sera di un periodo particolarmente difficile e intenso al lavoro, sono tornata a casa esausta. Dovevo assolutamente fare qualcosa per svoltare la giornata, per riprendere energia e renderla positiva e vittoriosa. Ho deciso quindi di andare a fare un bagno freddo nel fiume, come ormai faccio da agosto circa una volta a settimana (lo racconto in questo blog post).
Mentre camminavo verso il fiume, ed ero assorta nei miei pensieri, ho deciso di unire quel momento di carica al mio allenamento quotidiano di video... e ho registrato i miei pensieri. Li ho registrati anche mentre stavo ammollo nell'acqua, e anche mentre tornavo a casa rigenerata e più forte che mai. Ed è proprio quella forza, che mi ha fatto decidere di pubblicare quei video.
Avevo parlato di una mia vulnerabilità e insicurezza davanti a tutti, mentre facevo qualcosa di estremamente forte (beh, fare il bagno freddo nel fiume non è proprio così comune!!!)... e il riscontro è stato estremamente positivo.
Ormai è fatta! Se l'ho fatto una volta, lo posso fare anche altre volte.
È successo qualcosa? È caduto il mondo? No. Assolutamente no. Anzi: le persone hanno apprezzato, i messaggi sono più facili da trasmettere, quindi non c'è motivo di chiudersi nuovamente nella propria timidezza!
Cosa ho imparato e cosa consiglierei a chi, come me, si sente chiuso e troppo timido
Se vogliamo cambiare, migliorare in qualcosa oppure superare un nostro blocco o difficoltà, lo possiamo fare lavorando su noi stessi e identificando un percorso di crescita personale che ci vada bene.
- identifica cosa ti blocca, e decidi se vuoi superarlo. Se non vuoi, non provarci neanche! La volontà di superare i propri limiti è l'ingrediente fondamentale per la buona riuscita dell'impresa
- cerca di capire quali sono gli elementi che ti bloccano di più, e cerca di prendere dimestichezza con quello che invece ti va abbastanza bene. Nel mio caso, il problema più grosso era pubblicare e così espormi a tutti. Ho quindi fatto tutto il processo, ma senza affrontare il problema più grande... almeno finché tutte le altre parti non mi risultavano facili
- l'allenamento aiuta a migliorare e prenderci l'abitudine: come nello sport o nella musica, ripetere le stesse azioni finché vengono naturali aiuta a potersi concentrare su un problema alla volta
- valutare i rischi e i vantaggi: qual è lo scenario peggiore che può succedere se pubblico un video mentre guardo in camera? Ricevo dei commenti negativi... e poi? Succede qualcosa alla mia persona? No. Sono abbastanza grande e forte da accettare le critiche, e ignorare i commenti maleducati.
- Sii gentile con te stesso: non pretendere tutto subito. Accetta il percorso, i piccoli miglioramenti, anche quando sembrano non arrivare. Insisti ma senza la pretesa di avere tutto e subito.
E tu?
Hai mai sentito il blocco di non riuscire a mostrarti, ma al contempo la voglia di esprimerti e raccontare qualcosa, o comunicare un messaggio? Ti va di raccontarmelo nei commenti o via email?
Se vuoi, puoi iniziare oggi a trovare il piccolo ninja che c'è in te, con un piccolo gesto: prova a registrare la tua voce che racconta perché ami ciò che fai. Fallo solo per te. E magari tra qualche tempo, quel file sarà pronto a uscire dal cassetto.

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