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Eliminare l'ansia del disegno

5 considerazioni a caso per superare l'ansia da prestazione nel disegno

Rinunciare per paura della delusione

Troppo spesso mi capita di sentire le persone dire "Io non disegno perché non sono brava/o", oppure ancora peggio "mi piace disegnare, ma i miei disegni sono brutti, quindi non lo faccio". Ci si convince che non si è bravi, e allora si desiste.

Come la volpe che non arriva all'uva: lei rinuncia, e preferisce dire che in realtà non la voleva affatto. 

Succede a tutti, anche a me o ad altri artisti bravi e famosi, di guardare il proprio disegno e non esserne soddisfatti. A volte siamo addirittura delusi, perché il risultato è ben lontano da quello che ci eravamo immaginati. 

Questa però è solo una reazione normalissima, derivante dal desiderio di migliorare, che non deve essere una scusa per non disegnare!

Ho deciso di raccogliere qui, in ordine sparso, alcune considerazioni che ho fatto negli anni, e che non mi stancherò mai di ripetere a tutti (sì, anche a me stessa): 

 

1. Focalizzarsi sul momento, sull'obiettivo

Se disegnare è un'attività piacevole, è un gran peccato rinunciarvi solamente per paura del risultato finale... non credi? Focalizzarsi sul "mentre disegno" aiuta a ricordare di godere mentre si fa l'azione. Per usare una metafora:

L'importante è il viaggio e non la destinazione. 

Qual è il tuo obiettivo? Perché stai disegnando? 
Se la risposta è "perché mi piace e mi diverto/rilasso", allora sei sulla buona strada. 

Non stai facendo un esame, e nemmeno stai creando un'illustrazione per cui qualcuno può essere deluso: stai disegnando per te, per passare questo tempo serenamente. 

ansia da prestazione e disegno

 

2. Scegliere una tecnica poco impegnativa 

Se decido di fare una passeggiata in montagna, non comincerò con una scalata sul Cervino, ma con qualcosa di più semplice!

Lo stesso dovrebbe valere per il disegno: se sono alle prime armi o fuori allenamento, non inizierò un progetto di un ritratto fotorealistico con le pitture a olio su tela! 

Meglio giocare d'astuzia, scegliendo una tecnica semplice: iniziare dalle basi, con qualcosa che non richiede anni di allenamento: 

  • matite colorate o grafite
  • pennarelli
  • penne a sfera 

Lo strumento che mi tranquillizza più di tutti è un pennarellino a inchiostro nero, con la punta un po' grossa: il tratto grosso impedisce di poter essere particolarmente accurati o dettagliati, obbligando il disegno a risultare un po' grezzo, quasi grossolano... ma non per questo meno piacevole. 

ansia da prestazione e disegno

3. Scegliere materiali poco pregiati

Succede spesso che acquisto, o mi regalano, dei quaderni da disegno spettacolari: ben rilegati e con una carta fantastica al tatto, che hanno anche un costo considerevole. Poi lo apro, mi preparo a disegnare... e sale l'ansia! E se rovinassi questo bel quadernetto nuovo? Nel dubbio, rinuncio proprio ad usarlo per aspettare quel famoso "progetto geniale" che evidentemente non arriverà mai.

Negli anni ho trovato un quaderno per schizzi che è perfetto

  • essendo un quaderno e non dei fogli volanti, tengo tutti i disegni e schizzi raccolti in una specie di pubblicazione. Posso anche dividerle per tematica, se proprio ne sento l'esigenza.
  • della giusta dimensione: né troppo piccolo da risultare scomodo, né troppo grande da essere ingombrante
  • con la giusta carta: bella e piacevole da usare, ma abbastanza fine da sembrare poco preziosa
  • dal giusto prezzo: non è costoso, ma neanche quella sensazione di qualità pessima che sminuisce i disegni

Sembra impossibile, ma è anche di una marca molto famosa: Moleskine. In questa versione, non dà quell'impressione di "libro per schizzi pregiato", ma accetta volentieri quella giusta quantità di trascuratezza che rende il disegno un'attività piacevole. 

ansia da prestazione e disegno

4. Disegna spesso, anche poco ma tutti giorni

Come per il punto 2, se mi ritrovo a fare un'attività che non faccio spesso sarò poco allenata, aumentando il rischio di essere delusa dal risultato, aumentando così le paure e insicurezze.

Se faccio un piccolo disegno ogni giorno, invece, accetterò più facilmente una eventuale delusione: poco male se oggi son delusa, farò meglio domani

 

5. Usa l'insoddisfazione per migliorare

Essere delusi sembra, a primo impatto, una cosa negativa... ma non per forza lo deve essere: provare insoddisfazione significa aver voglia di migliorare. Invece di guardare i lati negativi del disegno, è meglio provare a capire come si può fare meglio la prossima volta. 

 

L'attitudine mentale per cambiare la percezione di un'attività

Non possiamo cambiare il nostro modo di disegnare, perlomeno non dall'oggi al domani (lo possiamo fare con dedizione e allenamento, tenacia nello studio e approfondimento delle tecniche). Ma possiamo cambiare la nostra attitudine mentale verso il disegno: alleggerire la tensione con piccoli trucchi, ci permette di godere di più di questa attività rilassante e meditativa. 

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Sono Debora, laureata in Comunicazione visiva e lavoro come UX Designer. Cresciuta come autodidatta, da sempre ho fatto del disegno il mio passatempo più piacevole, dando vita alla collezione de "iCosini". Completano le mie grandi passioni il volo in aliante e la montagna.

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